Lettera all'on. David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento europeo

Il Segretario Nazionale di DEMOS ITALIA, facendo seguito al documento sulla Costituzione Europea redatto il 23/07/2020 [1], il successivo 21 agosto ha scritto una lettera al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, esortandolo ad aprire una fase costituente in seno all’Organismo da lui presieduto. Il Parlamento Europeo, infatti, è l’unico Organo comunitario che, essendo eletto a suffragio universale dai Popoli dell’Unione Europea, è idoneo a redigere una Costituzione.
 

 


Illustrissimo signor Presidente,
questo Movimento politico, nato ad inizio 2013 dall'esperienza professionale di molti funzionari pubblici al “servizio esclusivo della Nazione” e dal contributo d’idee di imprenditori e professionisti illuminati, uniti tutti nell’unico obiettivo di legalità e rilancio del Paese Italia, ha inteso affrontare, con pragmatismo, la problematica relativa alla profonda crisi politica, di valori e d’identità in cui versa l'Unione Europea. Una crisi, tanto più aggravata nell’ultimo anno, che rischia di portare l'Istituzione alla dissoluzione traumatica. Quello che era il sogno utopico dei Padri fondatori sembra remoto, tanto che il concetto stesso di "Unione" appare improprio dinanzi alla realtà di un assieme di Stati che spesso curano più il proprio interesse nazionale che quello collettivo dell'Unione e dei suoi Cittadini. Riteniamo che ciò dipenda in gran parte dall’aver interrotto e sostanzialmente deviato quel processo politico lentamente avviato 63 anni fa in Roma.
Non trascuriamo il fatto, però, che di recente, nell’affrontare la crisi economica connessa alla pandemia, l'Unione Europea abbia fatto significativi passi in avanti, quasi rivoluzionari rispetto alla concezione passata. Basta citarne due su tutti: la solidarizzazione degli aiuti economici e l'introduzione di una diversa concezione del bilancio dell'Unione. Siamo convinti che questi progressi siano in gran parte dovuti,oltre alla nuova Commissione, soprattutto alla Sua opera ed alla valorizzazione del ruolo dell’Istituzione che Lei presiede. Abbiamo infatti apprezzato, e molto, l'impostazione data dalla Sua nuova presidenza, che ci sembra voglia avviare una svolta nel ruolo e nel peso che il Parlamento europeo può e deve avere. In particolare, crediamo rimarchevoli le recenti dichiarazioni da Lei rilasciate in tema di Recovery Fund e prima ancora sul fenomeno migratorio, nelle quali ha giustamente reclamato una rilevanza ben precisa per l'unico Organo europeo eletto a suffragio universale.
Ebbene, riteniamo che detta Sua svolta debba essere proseguita e rafforzata. Per riavviare e dar forza a quel progetto di un'"Europa dei Popoli", pensiamo siano necessarie almeno due azioni ambiziose:

a) trasformare l'Istituzione europea in senso democratico, dando centralità al Parlamento, unico organo di rappresentanza popolare direttamente eletto ed espressione autentica, quindi, dei Popoli. Così come l’Italia è una Repubblica parlamentare, riteniamo che la salvezza e la crescita dell’Unione sia legata alla stessa esigenza; 

b) darle un fondamento giuridico unico ed effettivo con la creazione ex novo di una Carta costituzionale, figlia del sentimento concorde ed attuale dei Popoli e non come summa di trattati governativi (qual era la precedente). Una Costituzione che, oltre ad enunciazioni astratte di principio, contenga precetti pratici e sia concreto volano di sentimenti unitari e solidaristici presso i destinatari.

Crediamo, infine, che questi ambiziosi obiettivi possano essere raggiunti solo se, già in corso dell'attuale Legislatura da Lei presieduta, il Parlamento Europeo possa avviare quel processo che lo trasformi in Assemblea costituente, dando inizio all’elaborazione della Carta fondamentale dell'Unione Europea. Senza questi “giunti cardanici”, l’Europa alimenterà sempre più nazionalismi ed egoismi, sarà sempre meno condivisa e amata dai suoi Cittadini e sarà pertanto destinata a morire o a sopravvivere non sull'aspettativa di progresso e benessere crescente, ma sul timore di cosa potrebbe succedere senza l'Unione. Non può dubitarsi che qualsiasi entità si regga sulla paura e non sulla speranza, sia destinata a soccombere. 
Avremmo estremo piacere di potere discutere con Lei di questo progetto. Le chiediamo, quindi, se sia possibile concederci un incontro in persona e nella sede parlamentare che Lei riterrà più opportuna.

Cordiali saluti.

Roma, 21 agosto 2020. 

Giancarlo Barra
Socio fondatore con funzioni di Segretario Nazionale
e Rappresentante Legale

 



ALLEGATI:


D_20200821_a_David-Sassoli_costituzione.pdf

[1] Vedi: http://www.movimentodemos.it/single_post.php?post-slug=l-europa-fermata-

Pubblicato in data 24/08/2020 da Movimento DEMOS Italia