Il Decreto legge "Rilancio" che potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, domani 18/05/2020, contiene all'articolo 16 la proroga dello "Stato di Emergenza", con tutto ciò che ne consegue, al 31/12/2020. Peccato che il decreto precedente stabiliva la non prorogabilità del termine del 31/07/2020.
Al Sig. Presidente della Repubblica Italiana - Palazzo del Quirinale - 00187 Roma - protocollo.centrale@pec.quirinale.it
Oggetto: decreto-legge “Rilancio”.
Illustrissimo sig. Presidente della Repubblica Italiana,
abbiamo acquisito dagli organi di stampa lo schema di decreto-legge denominato “Rilancio”. Nell’attenta lettura delle quasi 500 pagine, ha attirato la nostra attenzione l’articolo intitolato “Proroga dei termini previsti per la scadenza degli stati di emergenza e delle contabilità speciali”, il cui comma 1 recita: “1.I termini di scadenza degli stati di emergenza dichiarati ai sensi dell’articolo 24, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e delle contabilità speciali di cui all’articolo 27, del medesimo decreto legislativo n. 1 del 2018, in scadenza entro il 31 luglio 2020 e non più prorogabili ai sensi della normativa vigente, sono prorogati per ulteriori sei mesi”.
Ebbene, riteniamo che nel momento in cui il Governo della Repubblica prospetta la “fase 2” e la “fase 3” dell’epidemia, proprio in vista della restituzione delle sospese libertà costituzionalmente tutelate, sia singolare, incoerente e assai pericoloso prevedere, oltretutto con tre mesi di anticipo, la proroga di un altro semestre di stato d’emergenza nazionale, fino al 31 dicembre 2020, con la prospettazione di ulteriore sospensione della Costituzione. Questo anche in concomitanza con l’interruzione o rinvio di tutti gli strumenti di partecipazione alla vita democratica riservati ai Cittadini, nonché alla ridotta funzionalità degli Organi rappresentativi.
Crediamo che questo prolungato esercizio di poteri straordinari rappresenti già un vulnus profondo alle regole democratiche ed ai principi costituzionali e che esso non corrisponda, all’attuale, nemmeno alle reali esigenze sanitarie.
Sig. Presidente, gli Italiani hanno mantenuto fiducia nelle Istituzioni durante un periodo in cui le libertà costituzionali sono state, incontrovertibilmente, coercizzate. Ora, pertanto, La scongiuriamo di non concedere l’ulteriore e preventiva proroga allo stato d’emergenza, apponendo la Sua firma a tale versione del decreto “Rilancio”. Le porgiamo i più cordiali saluti.
Roma, 17 maggio 2020.
Giancarlo Barra
Socio fondatore con funzioni di Segretario Nazionale
e Rappresentante Legale